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"TARDA ANTICHITA' E ALTO MEDIOEVO"
HO PUBBLICATO UNA PRESENTAZIONE
DEL LIBRO
"IL LUNGO ADDIO DA ROMA"
(117-1118 d.C.)"
LINK YouTube:
www.youtube.com/watch?v=W3p6N8obigo
Qui di seguito il LINK per la PAGINA FACEBOOK DEDICATA a questo libro
E' uscito, è in libreria ed acquistabile anche on-line il mio saggio:
IL LUNGO ADDIO DA ROMA
(117-1118 d.C.)
di Federico E. Perozziello
ISBN-13: 978-8861026995
Pag. 494 Formato 23.5x16.6
LEG EDIZIONI (Gorizia) Collana LA CLESSIDRA DI CLIO
Il Saggio è diviso in tre parti che si svolgono a partire dall’epoca dell’imperatore Traiano (98-117 d.C.), per proseguire fino alla morte dell’imperatore bizantino Basilio II (1025) e terminare con la Prima Crociata del 1096-1099 e la successiva uscita di scena nel 1118 di Baldovino I re di Gerusalemme, del papa Pasquale II e dell’imperatore Alessio I Comneno.
• PARTE PRIMA - IL MONDO TARDO ANTICO (117-476 d.C.)
• PARTE SECONDA - L’ALTO MEDIOEVO (476-1025)
• PARTE TERZA - IL PRELUDIO A UN MONDO NUOVO (1025-1118)
L’intento di questo saggio consiste nel mostrare come già all’apice della potenza dello Stato Romano, alla morte dell’Imperatore Traiano nel 117 d.C., fossero individuabili i segni di una crisi politica, economica, sociale e militare che ne comprometteranno il futuro. Verranno illustrate le vicende che seguirono la crisi legata all’anarchia militare del III secolo d.C. fino al dissolvimento dell’Impero Romano d’Occidente e al lungo dipanarsi della sua eredità nei secoli seguenti.
Per spiegare i grandi mutamenti politici e sociali intercorsi a partire dal III secolo dopo la nascita di Cristo sono stati invocati in successione una causa religiosa legata all’avvento del Cristianesimo, diversi elementi di natura sociale ed economica, come eruzioni vulcaniche, variazioni climatiche, bassa natalità, eccesso di prelievo fiscale con una relativa crisi produttiva e le diversificazioni agricole legate al prevalere dell’allevamento del bestiame, alle modeste rese agrarie e alle nuove abitudini alimentari.
Su tutti gli accidenti considerati l’elemento unificante rimase legato alle così dette "Invasioni barbariche", una serie di grandi migrazioni di popoli che in realtà d’invasioni violente vere e proprie non avevano molto alla loro origine e al loro svolgimento successivo. Si trattò inoltre di un colossale errore nella gestione dell’accoglienza di popolazioni che erano in larga parte già romanizzate e praticavano da tempo un credo religioso cristiano anche se seguivano di solito la confessione eretica ariana. La loro integrazione nelle antiche strutture imperiali e un’assimilazione sociale meno traumatica avrebbero cambiato in modo più pacifico e responsabile la storia umana. Tuttavia questa è un’ipotesi che rimane circoscritta nei confini incerti dell’utopia, mentre gli eventi reali presero ben altra piega e direzione.
Il periodo che si protrasse fino al secolo XI è stato etichettato con la definizione di comodo di "Secoli Bui". In realtà di buio e di oscuro questa lunga epoca non possiede una caratteristica uniforme. Disponiamo attualmente di cognizioni di archeologia, meteorologia, biologia, botanica molto più complesse e raffinate rispetto al passato. Attraverso questi strumenti scientifici è possibile ricostruire lo scorrere di generazioni di esseri umani che sarebbero state altrimenti destinate all’oblio oppure a poche righe su qualche libro di testo scolastico. Uno degli obiettivi di questo lavoro consiste nel dimostrare come soltanto con la Prima Crociata negli anni tra il 1096 e il 1099 e il ristabilirsi anche drammatico di un rapporto commerciale e politico connotato da pari dignità tra Oriente e Occidente, la grande frattura geopolitica creatasi attraverso le Invasioni barbariche e la crisi ideologica e sociale dell’Impero Romano abbiano potuto trovare una propria ricomposizione.
Il confronto con l’Oriente bizantino e arabo diverrà per secoli una misura costante del peso politico dell’Occidente medievale in una competizione che vivrà un’accelerazione con la Prima Crociata, il segno che una nuova realtà europea era pronta a misurarsi con il resto del mondo dopo un apparente e lungo isolamento. Dal groviglio inestricabile di passioni, di disegni strategici grandiosi e di sconfitte senza possibilità di redenzione, nascerà l’Europa moderna. Attraverso il racconto di queste complesse e affascinanti vicende cercheremo di descrivere una lunga storia di cui siamo gli eredi quasi sempre inconsapevoli.
Il termine cronologico dell’anno 1118 con cui si chiude questo libro non è stato scelto a caso. Si tratta di una data importante in cui vennero a mancare il papa Pasquale II, il re di Gerusalemme Baldovino I e sua moglie, la regina normanna di Sicilia Adelaide del Vasto e infine l’imperatore bizantino Alessio I Comneno. Si verificò un grande ricambio umano e generazionale che diede inizio a una nuova e lunga epoca di conflitti tra Oriente e Occidente in cui la presenza della potenza militare e politica dei Turchi Selgiuchidi acquistò un rilievo determinante. L’Alto Medioevo tramontava per sempre e con esso l’illusione di poter ricostruire l’antico Impero Romano.
Il libro è frutto di lunghi anni di preparazione e di studio, oltre che di innumerevoli viaggi per conoscere di persona la maggior parte dei luoghi narrati nel saggio. Scoperte a volte imprevedibili in luoghi non troppo lontani dalle nostre capitali europee.
Immagine della Copertina:
L'imperatore Ottone III di Sassonia (980-1002) raffigurato nell’Evangeliario di Reichenau (Lago di Costanza), XI secolo. Si tratta di un antico monastero al confine tra Svizzera e Germania.
IL LUNGO ADDIO DA ROMA
(117-1118 d.C.)
di Federico E. Perozziello
ISBN-13: 978-8861026995
Pag. 494 Formato 23.5x16.6
LEG EDIZIONI (Gorizia) Collana LA CLESSIDRA DI CLIO
Il Saggio è diviso in tre parti che si svolgono a partire dall’epoca dell’imperatore Traiano (98-117 d.C.), per proseguire fino alla morte dell’imperatore bizantino Basilio II (1025) e terminare con la Prima Crociata del 1096-1099 e la successiva uscita di scena nel 1118 di Baldovino I re di Gerusalemme, del papa Pasquale II e dell’imperatore Alessio I Comneno.
• PARTE PRIMA - IL MONDO TARDO ANTICO (117-476 d.C.)
• PARTE SECONDA - L’ALTO MEDIOEVO (476-1025)
• PARTE TERZA - IL PRELUDIO A UN MONDO NUOVO (1025-1118)
L’intento di questo saggio consiste nel mostrare come già all’apice della potenza dello Stato Romano, alla morte dell’Imperatore Traiano nel 117 d.C., fossero individuabili i segni di una crisi politica, economica, sociale e militare che ne comprometteranno il futuro. Verranno illustrate le vicende che seguirono la crisi legata all’anarchia militare del III secolo d.C. fino al dissolvimento dell’Impero Romano d’Occidente e al lungo dipanarsi della sua eredità nei secoli seguenti.
Per spiegare i grandi mutamenti politici e sociali intercorsi a partire dal III secolo dopo la nascita di Cristo sono stati invocati in successione una causa religiosa legata all’avvento del Cristianesimo, diversi elementi di natura sociale ed economica, come eruzioni vulcaniche, variazioni climatiche, bassa natalità, eccesso di prelievo fiscale con una relativa crisi produttiva e le diversificazioni agricole legate al prevalere dell’allevamento del bestiame, alle modeste rese agrarie e alle nuove abitudini alimentari.
Su tutti gli accidenti considerati l’elemento unificante rimase legato alle così dette "Invasioni barbariche", una serie di grandi migrazioni di popoli che in realtà d’invasioni violente vere e proprie non avevano molto alla loro origine e al loro svolgimento successivo. Si trattò inoltre di un colossale errore nella gestione dell’accoglienza di popolazioni che erano in larga parte già romanizzate e praticavano da tempo un credo religioso cristiano anche se seguivano di solito la confessione eretica ariana. La loro integrazione nelle antiche strutture imperiali e un’assimilazione sociale meno traumatica avrebbero cambiato in modo più pacifico e responsabile la storia umana. Tuttavia questa è un’ipotesi che rimane circoscritta nei confini incerti dell’utopia, mentre gli eventi reali presero ben altra piega e direzione.
Il periodo che si protrasse fino al secolo XI è stato etichettato con la definizione di comodo di "Secoli Bui". In realtà di buio e di oscuro questa lunga epoca non possiede una caratteristica uniforme. Disponiamo attualmente di cognizioni di archeologia, meteorologia, biologia, botanica molto più complesse e raffinate rispetto al passato. Attraverso questi strumenti scientifici è possibile ricostruire lo scorrere di generazioni di esseri umani che sarebbero state altrimenti destinate all’oblio oppure a poche righe su qualche libro di testo scolastico. Uno degli obiettivi di questo lavoro consiste nel dimostrare come soltanto con la Prima Crociata negli anni tra il 1096 e il 1099 e il ristabilirsi anche drammatico di un rapporto commerciale e politico connotato da pari dignità tra Oriente e Occidente, la grande frattura geopolitica creatasi attraverso le Invasioni barbariche e la crisi ideologica e sociale dell’Impero Romano abbiano potuto trovare una propria ricomposizione.
Il confronto con l’Oriente bizantino e arabo diverrà per secoli una misura costante del peso politico dell’Occidente medievale in una competizione che vivrà un’accelerazione con la Prima Crociata, il segno che una nuova realtà europea era pronta a misurarsi con il resto del mondo dopo un apparente e lungo isolamento. Dal groviglio inestricabile di passioni, di disegni strategici grandiosi e di sconfitte senza possibilità di redenzione, nascerà l’Europa moderna. Attraverso il racconto di queste complesse e affascinanti vicende cercheremo di descrivere una lunga storia di cui siamo gli eredi quasi sempre inconsapevoli.
Il termine cronologico dell’anno 1118 con cui si chiude questo libro non è stato scelto a caso. Si tratta di una data importante in cui vennero a mancare il papa Pasquale II, il re di Gerusalemme Baldovino I e sua moglie, la regina normanna di Sicilia Adelaide del Vasto e infine l’imperatore bizantino Alessio I Comneno. Si verificò un grande ricambio umano e generazionale che diede inizio a una nuova e lunga epoca di conflitti tra Oriente e Occidente in cui la presenza della potenza militare e politica dei Turchi Selgiuchidi acquistò un rilievo determinante. L’Alto Medioevo tramontava per sempre e con esso l’illusione di poter ricostruire l’antico Impero Romano.
Il libro è frutto di lunghi anni di preparazione e di studio, oltre che di innumerevoli viaggi per conoscere di persona la maggior parte dei luoghi narrati nel saggio. Scoperte a volte imprevedibili in luoghi non troppo lontani dalle nostre capitali europee.
Immagine della Copertina:
L'imperatore Ottone III di Sassonia (980-1002) raffigurato nell’Evangeliario di Reichenau (Lago di Costanza), XI secolo. Si tratta di un antico monastero al confine tra Svizzera e Germania.
Un sito WEB di Federico E. Perozziello
Ultimo aggiornamento: luglio 2021
Ultimo aggiornamento: luglio 2021